Cultura

Se l’amichetta di banco viene dallo Zheyang

Molte istituti hanno provato a sperimentare una didattica multietnica. Con libri, incontri, giochi e perfino Internet. Ecco qualche esempio da imitare

di Giampaolo Cerri

Prove tecniche di intercultura. Se il sistema scolastico italiano è ancora largamente impreparato a far fronte alla questione immigrazione, è altrettanto vero che molti istituti hanno organizzato spontaneamente iniziative per favorire l?accoglienza e l?integrazione degli studenti immigrati. A Martinsicuro, nel Teramano, la locale scuola media, registrando una numero crescente di studenti albanesi, serbi, macedoni e nord-africani, si è costruita un proprio vocabolario multilingue. Insegnanti e studenti (italiani e non) hanno pazientemente tradotto centinaia di parole di uso comune negli idiomi delle comunità immigrate più presenti nel centro abruzzese. Un lavoro durato un anno intero che, oltre a favorire l?integrazione fra i ragazzi, ha dotato l?istituto di un importante strumento didattico per i docenti e le classi degli anni a venire. In Toscana, grazie all?intervento delle Regione, in molte scuole elementari e medie della cintura fiorentina in cui è forte la presenza di bambini immigrati (specialmente cinesi e Rom), sono stati adottati i libri di una piccola casa editrice, la Fatatrac, specializzata in testi per l?intercultura. I bambini dei quartieri periferici di Firenze hanno potuto conoscere le origini storiche del popolo Rom oppure le tradizioni culturali dello Zheyang, regione cinese da dove proviene la maggior parte dei loro coetanei stranieri. Regione, scuola ed editoria insieme anche in Emilia Romagna. A settembre nelle scuole medie verrà distribuito un cd multimediale intitolato ?Terra? ovvero Tam-tam Elettronico per Ragazzi e Ragazze in cerca di Amici. Graziella Favero e Mariangela Giusti, le due pedagogiste che lo hanno costruito, propongono ai ragazzi un gioco ambientato in Internet. Si tratta di rispondere alla richiesta di aiuto di cinque ragazzi stranieri, inviata per e-mail. Ogni partecipante, per risolvere il problema proposto, deve entrare nell?ambiente e nella cultura di chi chiede aiuto. ?Apriti Sesamo? è invece il nome che la provincia di Bologna ha scelto per una biblioteca interculturale itinerante. A Calcinaia (Pisa) la direzione didattica ha invece avviato un programma di conoscenza della cultura e del popolo Saharawi e delle sue lotte per l?indipendenza.


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